Una raccolta, iniziata dallo stesso Chatwin a pochi mesi dalla morte, di alcuni brani dispersi della sua opera, che valgono come altrettante tappe di una sola avventura, di tutta una vita intesa come "un viaggio da fare a piedi". Al seguito di Indira Gandhi o in visita da Ernst Junger, alla ricerca dello yeti o nei quartieri poveri di Marsiglia, a cena con Diana Vreeland o con Werner Herzog nel Ghana o con un geomante cinese a Hong Kong: Chatwin è sempre in viaggio e osserva ogni esperienza con lo sguardo penetrante di chi, a partire da qualsiasi cosa, vuole andare più lontano possibile.
Che grande scrittore Bruce Chatwin ma, anche, che scrittore incompreso!
Molti approcciano Chatwin con la stessa idea con cui guarderebbero ''alle falde del kilimangiaro'' di Licia Colò restando, inevitabilmente, delusi.
Dico una banalità ma il viaggio è sempre un viaggio tra gli uomini persino se è un viaggio in Patagonia. C'è chi lo capisce subito e c'è chi continua a guardare il dito quando il saggio indica la luna.
''Che ci faccio qui ?'' è un libro bellissimo che narra degli incontri di Chatwin con i grandi della storia del 900: Malraux, Junger, Indhira Ghandi... A modo suo anche questo è un libro di viaggi.
Il testo è difficile pur essendo stato scritto con uno stile piano ed accessibile. Molto di quello che viene detto è dato per scontato. E' scontato che si sappia chi era e come ha vissuto il colonnello Lawrence, il vicerè delle indie Mountbatten e molto molto altro.
Naturalmente il libro funziona nella misura in cui i riferimenti e le suggestioni sono conosciute. Per tutto il resto, d'altronde, c'è mastercard...
Che ci faccio qui?
daniela - 02/09/2005 10:13
2/
5
Stile asciutto e invitante, tuttavia nel complesso troppo frammentario, si vorrebbe che i racconti potessero prolungarsi almeno un po', e a volte è eccessivamente specialistico da risultare pesante.
Resta la voglia di conoscerlo come autore.
monsa - 21/05/2007 08:06
daniela - 02/09/2005 10:13