Cholstomer è un purosangue dal passo lungo e corre veloce come il vento, ma il suo manto pezzato è considerato un grave difetto per un cavallo di razza. Per questo motivo, viene venduto a un privato che lo maltratta e lo fa lavorare duramente. Quel mantello pezzato è la sua condanna, e anche i suoi compagni di razza lo sbeffeggiano, quando lui è ormai vecchio e malandato. Finché non inizia a raccontare la sua storia, ogni notte un episodio. E ogni notte guadagna sempre più rispetto. Dai primi innamoramenti fino alla vecchiaia, con l'inevitabile corollario di speranze disattese e sogni infranti, quella di Cholstomer è una storia tenera quanto triste. In questo romanzo breve uscito per la prima volta nel 1886, Tolstoj racconta la vicenda come se egli stesso fosse quel cavallo. E nelle sue parole si rivela la sapienza che ne caratterizza la scrittura, in grado di svelare i vizi e le crudeltà della natura umana.
Lev Nikolaevic Tolstoj nasce a Jasnaja Poljana, in Russia, il 9 settembre 1828 da una famiglia di tradizioni aristocratiche, appartenente alla vecchia nobiltà russa.
Questa condizione influenzerà tutta la sua esistenza: da un punto di vista positivo perché avrà opportunità che altri non avranno, ma anche da un punto di vista negativo perché lo distinguerà dagli altri letterati del suo tempo da cui si sentirà spesso escluso.
La madre morirà quando lui avrà solo due anni e dopo