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Dagli ospedali psichiatrici di Gorizia e di Arezzo si leva una voce, un coro, quasi un canto: sono le parole dei pazienti ricoverati, dei "matti". È il racconto dell'oppressione e della violenza che quelle donne e quegli uomini, resi invisibili al mondo esterno, subivano quotidianamente ai tempi dell'elettroshock e della lobotomia, prima di Basaglia e delle sue riforme. Anna Maria Bruzzone, che di Basaglia fu collaboratrice, intervistò i malati e trascrisse i colloqui, per raccontare la vita nei manicomi, le storie, il dolore, le speranze: il Saggiatore riporta in libreria quelle preziose testimonianze, in una nuova edizione accresciuta di moltissimi materiali inediti. Ci chiamavano matti è una grande storia corale della malattia mentale e della povertà, della miseria da cui i malati provenivano, e del tentativo di nasconderli agli occhi dei "sani". È il vivo grido di dolore degli emarginati, prima che le porte si aprissero e si tornasse a considerarli, semplicemente, umani.

Dettagli down

Generi Psicologia e Filosofia » Psicologia

Editore Il Saggiatore

Formato Ebook (senza DRM)

Pubblicato 04/02/2021

Lingua Italiano

EAN-13 9788865768914

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Ci chiamavano matti
 

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