È questa un'opera del tutto isolata nella tradizione narrativa inglese. In essa l'aspro realismo del quotidiano vive di misteriose e inquietanti tensioni onirico-simboliche e di cupe fiammate emotive, all'interno di una struttura narrativa di grande saldezza ed efficacia. Vi domina la figura di Heathcliff il quale, animato da una passione distruttiva, svolge nel libro la funzione "fatale" del vendicatore spietato, vero "replicante" di tante devastanti figure del gothic novel britannico; ma il suo tirannico porsi come l'inflessibile dark hero nasce da una disperata infelicità di fondo e lo porta a vivificare la propria morte con quella della donna amata, in una sorta di aspirazione erotico-panteistica che conferisce alla sua figura dimensioni assolutamente inedite. Introduzione di Mario Lunetta.
L'ho trovato un romanzo cupo, triste, pieno di rabbia, odio e amore portati all'eccesso. Mi ha intristito molto.
Cime tempestose. Ediz. integrale
robertafailla - 08/07/2014 21:25
4/
5
Dopo aver letto Cime Tempestose, lunico pensiero che mi viene in mente è che lamore, quello vero, ha un potere immenso. Niente e nessuno può superarlo. E nemmeno eguagliarlo. In Cime Tempestose, ho visto come lamore non corrisposto abbia un potere distruttivo, quanto faccia male, non solo a chi lo subisce ma anche a chi lo provoca.
E una storia sofferta e dolorosa che lascia lamaro in bocca a chi la legge, ma sotto quell amaro ho trovato una sfumatura di dolcezza, e in un certo senso di soddisfazione, data dal fatto che un ipotetico Heathcliff e una ipotetica Chaterine, incarnati da Hareton e Chaty siano riusciti ad amarsi superando il futile ostacolo delle differenze sotterrando i pregiudizi.
Sara Graziani - 24/05/2016 16:05
robertafailla - 08/07/2014 21:25