"Cinema speculation" è la storia di un bambino innamorato del cinema che passa le serate con i genitori nelle sale di Los Angeles. Quello spettatore vorace, che preferisce ai giochi l'incanto del grande schermo, cresce affascinato da una nuova generazione di attori e registi - come Steve McQueen, Burt Reynolds, Clint Eastwood, Sam Peckinpah, Don Siegel, Brian De Palma, Martin Scorsese - che dalla fine degli anni Sessanta spazza via la vecchia Hollywood. Sono pellicole rivoluzionarie che ispirano l'immaginario di quel ragazzo, un incontro che si rivelerà decisivo per la sua carriera dietro la macchina da presa. Quentin Tarantino è uno straordinario appassionato di cinema, in tutte le sue forme: "Cinema speculation" è il racconto di come è nato questo amore e al tempo stesso una entusiasmante, sovversiva, dirompente storia del cinema secondo Tarantino. Raccontato in prima persona raccogliendo recensioni, ricordi, aneddoti, tra autobiografia, critica e reportage, questo libro offre uno sguardo unico sulla settima arte, nella versione senza filtri di un suo eccezionale interprete.
Libri Senza Gloria Blog Pop Nerd - 26/11/2023 18:27
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Quentin Tarantino sin da piccolo, ai giochi preferiva trascorrere le serate con i genitori nelle sale di Los Angeles, anche per vedere film vietati a tutti gli altri suoi coetanei (la madre era convinta che gli facessero meno male che guardare il telegiornale). Da bambino vorace di film a spettatore innamorato del cinema: un intreccio di ricordi, aneddoti e analisi crea questo ibrido tra autobiografia, critica e reportage che è "Cinema Speculation" (2023). Il racconto di una storia d'amore con la settima arte e allo stesso tempo una sovversiva storia del cinema.
Non abbiamo a che fare con un libro che parla della realizzazione dei film di Tarantino, ma quando Q. parla di "altri film", è impossibile non giocare a trovare collegamenti con i "suoi film". Si tratta di recensioni scritte in prima persona delle pellicole rivoluzionarie ("Bullitt", "Un tranquillo weekend di paura", "Getaway") che hanno ispirato l'immaginario di un ragazzo destinato a diventare un altrettanto rivoluzionario e divisivo regista, forse il più imitato di sempre. C'è pure un capitolo omaggio a Kevin Thomas, la seconda firma del Los Angeles Times, che eral'unico critico a vedere nell'exploitation quello che gli altri ignoravano: qualcosa di magnifico. Queste poche pagine fanno schizzare alle stelle l'hype per il prossimo film annunciato, decimo e ultimo, di Q.: "The Movie Critic".
Come sempre Q. ha una visione tutta sua del cinema. Spiega che i cineasti della vecchia Hollywood anziché venire soppiantati negli anni Sessanta da registi anti-sistema e figli della controcultura, furono sostituiti solo negli anni Settanta da giovani registi diplomatisi in scuola di cinema per una semplice ragione: perché questi ultimi "amavano" i film di genere anziché odiarli. E così arriviamo ad alcuni grandi film della New Hollywood: "Le due sorelle", "Rolling Thunder", "Hardcore", "Taverna Paradiso" e "Il tunnel dell'orrore".
Nonostante lo stile di scrittura fluido, e anche divertente, sboccato quando necessario, simile a quello dei dialoghi che scrive per il grande schermo, è un libro anzitutto per cinefili, poi per i fan del regista e, in parte, per il lettore occasionale. Del resto nemmeno i film di Tarantino sono per tutti...
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