Barcellona 1939. La guerra civile è finita. Gli sconfitti sono in fuga verso la Francia. Tra loro Maria, una giovane donna che viene ospitata con altri compatrioti in una caserma tra i monti francesi. Qui conosce Paulette, un'anziana ebrea che vive con la figlia Corinne. Alla morte di Corinne le due donne trovano accoglienza a Parigi dove abita il fratello di Paulette. Siamo nel settembre del '39, quando i nazisti entrano in città e Maria rimane vittima delle leggi razziali. Trascinata al Vel D'Hiv assieme a centinaia di ebrei, ammassati senza acqua e cibo, la protagonista si troverà presto catapultata nell'inferno dell'olocausto.
Il libro è ambientato in Europa dal 1939 in poi e racconta la storia drammatica e commuovente di Maria che è costretta a vivere nei campi di concentramento: la trama è coinvolgente e piena di colpi di scena e cambi di luoghi e situazioni. Lo stile è molto buono, perché riesce a trasmettere emozioni e a descrivere la realtà, spesso cruda e triste, in maniera realistica e verosimile; anche i sentimenti della protagonista vengono espressi con molti particolari e dettagli, creando un personaggio complesso e curato sotto ogni aspetto. Il finale mi è piaciuto e non è per nulla scontato. Davvero un buon libro, fa anche riflettere molto su aspetti storici molto tragici.
ettore.leandri - 25/01/2018 19:27