Barletta circumnaviga il periplo angosciante del suo io ferito E sanguinante. Un io diviso che canta il canto straziante del martirio. Un io assediato dalle voci ossessive dell'inferno: e il poeta è il vero Depositario di un segreto che guarda il lettore con gli occhi sconcertanti del dolore: occhi accecati dalle lacrime frementi dell'orrore: occhi che mai si chiudono sul paesaggio delirante della verità.