L'alchimia è l"'arte sacra" per eccellenza. Una cosmologia incentrata sulla ricerca e sull'estrazione di una meravigliosa sostanza invisibilmente presente nell'universo e racchiusa nella cosiddetta prima materia: tutto ciò che esiste nel cosmo è in perenne movimento, l'"opus" alchemico lo traspone in forma permanente, "corporificando" a suo modo il tempo. Il testo di Olimpiodoro coniuga i saperi della tradizione greco-egiziana di Alessandria con le concezioni provenienti dal mondo iranico e dall'antico Oriente, mostrando come le dottrine alchemiche di macro e microcosmo viaggiassero da un capo all'altro del mondo antico, e i sapienti orientali come Ostane il Meda e Maria l'Ebrea e quelli Greci come Zosimo potessero confrontarsi e influenzarsi vicendevolmente per la costruzione della "Grande Opera".
Commentario al libro di Zosimo «Sulla forza», alle sentenze di Ermete e degli altri filosofi
filippoleonardi - 27/05/2013 23:28
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Olimpiodoro era un filosofo neoplatonico del VI sec. d.C. che ci ha lasciato un commentario sul "trattato della forza" opera dell'alchimista Zosimo di Panopoli. Questo libretto con meno di 100 pagine contiene un'ampia introduzione che ne occupa la prima metà, a cura di Ezio Albrile. La seconda metà è riservata al testo tradotto, con molte note, ma senza il testo originale a fronte. Nonostante questa pecca, il libro ci fornisce diversi spunti di approfondimento sull'alchimia dell'ambito alessandrino. Chi volesse approfondire, deve assolutamente leggere anche i trattati di Zosimo, alcuni dei quali sono raccolti in "Visioni e risvegli" a cura di Angelo Tonelli. Qui per fortuna abbiamo anche il testo greco a fronte.
filippoleonardi - 27/05/2013 23:28