Nel corso di dieci conversazioni assai intime, Ninar Esber interroga il padre, il poeta Adonis, sulla sua formazione, il suo rapporto con l'Islam, con la poesia, la Siria natale e il Libano, dove entrambi hanno vissuto fino alla guerra, e ancora sulle donne, il velo, le religioni monoteiste, il terrorismo. Adonis, refrattario a ogni indottrinamento religioso e a ogni forma di fanatismo, parla di desiderio, sessualità, matrimonio, fedeltà, amicizia e sensualità oltre che, naturalmente, della creazione poetica. Ninar, giovane donna provocatoria e sincera, è aspramente critica nei confronti del modo in cui sono considerate le donne nei paesi musulmani.
Non c'è molto sull'Adonis poeta, sul suo laboratorio di emozioni e di immagini. La figlia, che si avverte mille miglia distante dalla vita e dallo spirito "orientale" del padre, pone domande a tratti imbarazzanti, scialbe. E lui asserisce, laconico.
antonio bindi - 17/03/2019 16:26