¿L¿amicizia in cui Joë Bousquet e Simone Weil si riconobbero appartiene alla rara qualità sensibile di diverse esperienze sapienziali corrispondenti a modalità differenti di trovare il proprio io in stati d¿ispirazione verso se stessi e il mondo, oltre l¿inesaurienza sperimentata della vita. L¿incontro fu preludio di una amicizia intensa e trasparente come il desiderio che la fondava; fu dialogo tra un essere martoriato dalla sofferenza fisica, costretto a ricercare nell¿oppio e nella creazione l¿oblio della vita assente, e un¿anima torturata dalla sventura degli uomini, tesa a realizzare l¿impossibile progetto di assumere nella propria carne tutto il dolore umano.¿ (Dallo scritto di Adriano Marchetti)