"Crossing" è il racconto in prima persona di un ragazzo che diventa uomo nell'atmosfera di atrocità e violenza dell'Europa della Seconda guerra mondiale. In questo libro, Jan Yoors descrive in modo molto semplice e, al tempo stesso, straordinariamente evocativo, con la sobria efficacia che ha fatto di "Zingari" "un tesoro ben scritto", che cosa accadde alla sua "famiglia" e ai suoi amici rom in quegli anni terribili: la persecuzione da parte della Gestapo, la difficile decisione di persuadere gli zingari a unirsi alla Resistenza nonostante le loro convinzioni e i loro più profondi istinti, l'apprendimento da parte dell'autore e dei suoi amici rom dell'arte del sabotaggio e dell'assassinio, le uccisioni e le torture subite dagli zingari costretti a rinunciare al loro stile di vita, il coraggio e la voglia di vivere che seguitarono a mostrare malgrado la disperazione e l'isolamento, e come, arrestato, picchiato a sangue, costretto a vivere come una bestia braccata, inebriato dall'audacia delle sue azioni, lo stesso Yoors imparò, per riprendere le parole del suo padre adottivo, Pulika, ad "aprire di nuovo il pugno chiuso - solo la vita, infatti, ha un senso".
"Crossing" è un romanzo toccante e avvincente, un'indimenticabile evocazione di un mondo scomparso, di un popolo decimato, di un'esperienza da incubo, nonché una efficace descrizione di quanto accade nella mente e nell'anima di un ragazzo costretto dalle circostanze ad avere a che fare quotidianamente con la morte e con la violenza.