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In questa raccolta di racconti, John Shirley porta i suoi lettori a dubitare della propria salute mentale, aggredisce i preconcetti fondendo allucinazioni hi-tech con immagini viscerali, provenienti dai luoghi più oscuri della sua mente drogata. "Volevo che la gente mettesse in discussione la realtà, le convinzioni politiche, sociali, esistenziali, tutto...". I protagonisti di Shirley si scagliano con ferocia contro il filo spinato del conformismo, usano i denti come delle cesoie, si strappano i vestiti, si lacerano la pelle e, seppur feriti, continuano a lottare. Nonostante i toni cupi tipicamente cyberpunk, questi antieroi sconfitti per tutta una vita, trovano sempre l'ironica via del riscatto, anche grazie a una grintosa colonna sonora che ci accompagna per tutto il libro.
Definire John Shirley un esperto di musica punk sarebbe riduttivo. Lui il punk lo respira e lo vive come pochi altri. È un musicista naturalmente, ha una sua band (gli Obsession) e ha scritto i testi di alcune canzoni dei Blue Oyster Cult. Ma è anche (e soprattutto) uno scrittore, di quelli borderline, che scrivono di fantascienza estrema e tentano "di portare il lettore a dubitare della propria sanità mentale". In queste libro che raccoglie alcune delle sue storie più allucinanti e oscure, frutto di una mente drogata, il punk è immancabilmente presente, accompagna i suoi antieroi nelle vicende e fa da sottofondo alle sue parole. I protagonisti sono quasi sempre degli sconfitti, che lottano contro un mondo crudele e incomprensibile, onirico e instabile. La musica è un'immancabile compagna di viaggio, spesso al centro del racconto molto più di una semplice colonna sonora. Leggere un racconto di cuore PUNK è come assumere un concentrato di allucinogeni, un cocktail di musica e avventura dai toni polemici, ironici, sempre e comunque brutali. Non importa se su due piedi qualche storia può sembrarvi sconclusionata e senza senso, riuscirà comunque a entrarvi nella testa e a rimanerci per molto tempo. Tiziano Gagliardo
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