Il cinema di animazione è un genere che promuove le crescenti competenze tecniche di coloro che vi prestano la propria opera e, anche grazie alle strumentazioni sempre più all'avanguardia, le trasfigura in vero motivo di crescita e di perfezionamento stilistico. In questo contesto epistemologico, Virgilia Bertolotto intraprende un percorso critico sfociato nel saggio sul cinema di animazione computerizzata, dall'esplicativo titolo di "Dal pixel alla Pixar". Attraverso un excursus che prende avvio dalle origini della computer grafica e ne attraversa la storia in modo trasversale, l'autrice si sofferma sull'analisi di tutti i film prodotti dallo studio Pixar. La brillante disamina raggiunge sicuramente il duplice obiettivo di coinvolgere gli appassionati del genere cinematografico, sorprendendoli talora nello scoprire dettagli inediti, e di incuriosire coloro che si avvicinano al cinema di animazione con sguardo vergine o ne avvertono le incantevoli suggestioni.
"In principio erano i pixel. Poi è arrivato un ex animatore Disney con lo spirito dellinnovatore e la tecnologia è diventata arte.
Nel 1986 è nata la Pixar, studio destinato a cambiare per sempre le sorti dellindustria dellanimazione. Il sogno di John Lasseter e Ed Catmull, che poteva benissimo far invidia a quello di Walt Disney in persona, è diventato realtà: negli anni, la casa di Luxo ha saputo incantare i suoi spettatori con storie e personaggi indimenticabili, dimostrando che qualcosa di freddo come un computer può avere un cuore, può trasmettere bellezza.
Questi 28 anni di successi sono raccontati nel saggio Dal pixel alla Pixar (Vincenzo Grasso Editore) con gli occhi di unautrice che è prima di tutto un appassionata. Virgilia Bertolotto, infatti, non si limita a narrare i fatti che hanno scandito la vita dello studio, ma approfondisce con amore ogni singola pellicola, dai primi cortometraggi sperimentali fino ai lunghi per il grande schermo; dai corti che, come da tradizione, precedono i film al cinema a quelli inseriti come bonus nelle edizioni home video.
Le sue analisi sono attente, minuziose, ricche di curiosità e di informazioni che susciteranno di sicuro linteresse di ogni lettore. Si citano, ad esempio, i numerosi easter egg (omaggi ad altri film Pixar) nascosti dagli animatori, si analizzano le scelte narrative, registiche, musicali e luso delle luci e dei colori, si elencano i numerosi premi vinti a dimostrazione di come lo studio sia riuscito in pochi anni a imporsi sul panorama cinematografico mondiale. Particolarmente interessanti sono i riferimenti (fotogrammi, scene, battute, personaggi, doppiatori) ad altre pellicole famose del mondo di Hollywood, piccole chicche che a una visione superficiale possono sfuggire. Per i lettori più esigenti, lautrice inserisce anche delle dettagliate spiegazioni sui software elaborati in casa Pixar e sulle difficoltà tecniche affrontate dagli animatori film dopo film.
Dal pixel alla Pixar, insomma, non è (solo) la biografia di uno studio, quanto un interessante disamina di 14 capolavori animati capace di accontentare tutti i tipi di lettori, dai più esperti a quelli che si stanno appena approcciando allarte dellanimazione."
(Recensione del blog Impero Disney)
Virgilia Bertolotto - 04/10/2014 16:30