"Decomposizione della letteratura" è la mia seconda raccolta di racconti dopo "Io odio John Updike" (Fazi 2006, minimumfax 2016). Sono sedici racconti di varie dimensioni (alcuni di poche pagine, altri novelle o romanzi brevi), per la gran parte assolutamente inediti. Alcuni, come "Deep Lipsia", erano già stati pubblicati separatamente, e ora confluiscono in questa raccolta. Per adottare un'analogia musicale, questo libro è un concept album sulla malattia mortale che colpisce tra i venti e i trent'anni, e il lustro seguente. Chi ha amato "Io odio John Updike" non è detto ami anche questo, e viceversa. Se quello era ancora nato sotto l'insegna (e la frusta) del sistema editoriale, questo ne è finalmente, eternamente, svincolato.