«Dalla città italiana dell'Ottocento alla pianura padana di Luigi Ghirri, dai diseredati californiani di Dorothea Lange sino alla devastazione di Ground Zero in Joel Meyerowitz, siamo messi di fronte ai fotografi per cui il mondo dell'uomo è un mistero senza fine, comprensibile unicamente nella visione d'amore generata dalla libertà personale, che si prende cura di tutto e di tutti.»