Trattare della legge naturale significa prendere in esame un concetto che ha una lunga storia: esso trova le proprie radici nel pensiero greco, conosce un importante sviluppo nella speculazione medievale ed è oggetto della riflessione sia moderna sia contemporanea. Il presente studio si concentra su uno dei momenti cardine di questa lunga storia: la proposta di Tommaso d¿Aquino. Nel fare ciò, esso intende valorizzare due imprescindibili acquisizioni tommasiane. Anzitutto, il nesso fra la legge naturale e la natura ¿ cioè la struttura propria ¿ dell¿essere umano, mostrando come ciò non comporti la restituzione di un¿immagine deterministica dell¿uomo a scapito della sua costitutiva libertà, bensì consenta di chiedersi che cosa tuteli e promuova l¿autentico dispiegarsi dell¿attività libera umana. In secondo luogo, lo studio dà il dovuto rilievo al legame fra la legge naturale e il bene senza limiti che l¿uomo, per propria costituzione, desidera: in quest¿ottica, la dottrina della legge naturale si configura come ciò che custodisce l¿essere umano nella sua identità di animale ¿fatto per l¿infinito¿.