Vezzosa, attraente, con gli occhi color zaffiro, Diana Mosley, moglie del leader dei fascisti inglesi, era una delle poche donne che disponevano del filo diretto con Adolf Hitler. Mossa da una sconfinata fiducia nel "genio" del dittatore, lo rafforzò nel credo che il desiderio di pace della classe dirigente britannica ne avesse minato le capacità di resistenza ai suoi rapaci piani di conquista.