Il Diario è anello di una catena di tutto rispetto; affonda radici nei classici e tocca altri classici con rami più fogliosi e fruttuosi di quanto, a uno sguardo rapido, si potrebbe sospettare. In ulkaturin c'è l'"uomo superfluo" à la russe ma anche una sua versione pura, distillata, paradigmatica (quasi agiografica, quasi astorica). ulkaturin fa contemporaneamente da arrivo e da abbrivio, quindi. E se sommiamo a tutto ciò l'indiscussa maestria e la squisitezza stilistica universalmente riconosciute a Turgenev () a ragione il Diario può aspirare allo status di piccolo classico, di piccolo chef-d'oeuvre. (dalla postfazione di Alessandro Niero)