Questo è un alfabeto della speranza, un invito all'azione e una riflessione sulla giustizia. Soltanto riappropriandoci della nostra lingua, sostiene Freeman, possiamo sperare di ottenere gli strumenti per combattere la crisi economica e dei valori della democrazia, l'imminente catastrofe ambientale e l'apatia generale che minacciano il nostro tempo. Questo piccolo volume, preceduto da una puntuale introduzione di Valeria Luiselli, fornisce definizioni estese di concetti abusati come quelli di amore, cittadino, rabbia restituendo loro il significato originale e mettendoci in guardia da possibili rischi. Freeman ci parla di un mondo che «avanza verso la tirannia» e suggerisce vie per ricostruire una società sana, esorta ad «allontanarsi dagli schermi lampeggianti» e compiere piccoli atti di ribellione quotidiana servendosi di armi quali la gentilezza, la generosità e l'ottimismo. Dizionario della dissoluzione è questo: un manuale di dissenso informato, una lettura obbligata per il cittadino pensante, un vocabolario di impegno in difesa del linguaggio e della nostra capacità di immaginare, descrivere e costruire un mondo migliore.