Immaginate il più grande drive-in mai esistito: l'Orbit. Siamo in Texas, è un venerdì sera e l'Orbit è stipato di gente che sgomita per popcorn e coca-cola, pregustando la Grande Nottata Horror. Ma sul più bello, il drive-in stesso si trasforma in un film dell'orrore: gli spettatori diventano gli involontari ed esterrefatti protagonisti di un incubo orchestrato dal mostruoso Re del Popcorn, sintesi delle peggiori conseguenze dell'ossessione al consumo. E se in "Drive-in 2" vediamo i personaggi sopravvissuti aggirarsi in un paesaggio irriconoscibile, "La notte del drive-in 3" ci catapulterà definitivamente in un microcosmo ancora più delirante, un mondo di misteriose e inclassificabili meraviglie, in cui ci si imbatte in inondazioni di proporzioni bibliche, in un pesce gatto che aspira a ingoiarsi la balena di Giona e in una schiera di creature oscure, di una malvagità paragonabile solo a quella dell'essere umano al suo peggio.
Libri Senza Gloria Blog Pop Nerd - 02/01/2021 09:39
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Un film di serie B con sangue e popcorn, made in Texas: questo epitaffio introduttivo la dice di gran lunga cosa sia Il Drive-in, crudele e fantastico libro meta-letterario-cinematografico di Joe R. Lansdale, il romanziere texano noto maggiormente per la riuscita serie su Hap e Leonard o i western anchessi dambientazione texana. Il Lansdale di cui parliamo è sempre irriverente e cinico ma stavolta la sua scrittura si presenta profondamente diversa dai suoi altri romanzi.
Partiamo dal plot. La storia comincia con la Grande Nottata Horror del venerdì al drive-in Orbit, a fianco dellInterstatale 45, ovvero il più grande drive-in del Texas, con sei giganteschi schermi e spazio per quattromila auto (bisogna riconoscere a Lansdale una creatività fuori dalla norma). I cinque film proiettati a ripetizione la notte in questione sono: La casa, Non aprite quella porta, La notte dei morti viventi, Ho fatto a pezzi la mamma e Utensili per lomicidio.
Tutto fila liscio fin quando non precipita dal cielo la cometa rossa che sprigiona intorno al pubblico pagante una densa cupola di melassa nera: tutti gli spettatori del drive-in rimangono intrappolati dentro e chi prova a evadere farà una brutta fine. Sembra cominciare in maniera visionaria e folle come un fanta-horror di Stephen King (non pochi sono i punti di contatto con The Dome) ma si trasforma in uno splatter formidabile: pulp ad altissimi livelli, come si conviene è una precisa danza a metà fra lhorror e la commedia.
Il tempo passa inesorabile, inizialmente viene scandito dalla successione dei film, poi nulla ha più importanza. Il Banditore che va dallArea A allArea B (ciascuna composta da tre schermi) per portare le notizie da un lato allaltro, poco per volta perde la sua funzione sociale per diventare ghiotta preda dei cannibali. Fra questi, spicca la comunità dei cattolici sardine-dipendenti. Lansdale rinuncia presto a qualsiasi pretesa di realismo, ma con il suo stile unico ci risucchia in un trip tarantiniano ante-litteram come fosse la sua penna stessa il budino nero di cui vorrebbe farci avere paura.
Attraverso il suddetto vortice di personaggi sopra le righe, megalomani e pazzeschi, Lansdale esplora una realtà allucinante, tipica della fantascienza distopica, ma con un che di esistenzialista. Pur se spesso lhumour nero sconfina nel grottesco, lautore scatena la sua spietata ironia contro un Texas, e per estensione contro unAmerica bigotta, razzista e violenta. Perché questo romanzo, nel suo essere disturbante e geniale, si rivela impietoso nei confronti della natura umana così legata a doppio filo alla società dei consumi...
Libri Senza Gloria Blog Pop Nerd - 02/01/2021 09:39