La pioggia di fine estate è implacabile e lava via ogni traccia: ecco perché stavolta la scena del crimine è un enigma indecifrabile. Una sola cosa è chiara: chiunque abbia ucciso la donna, ancora non identificata, l'ha fatto con la cura meticolosa di un chirurgo, usando i propri affilati strumenti per mettere in scena una morte. Perché la morte è uno spettacolo. Lo sa bene, Enrico Mancini. Lui non è un commissario come gli altri. Lui sa nascondere perfettamente i suoi dolori, le sue fragilità. Si è specializzato a Quantico, lui, in crimini seriali. È un duro. Se non fosse per quella inconfessabile debolezza nel posare gli occhi sui poveri corpi vittime della cieca violenza altrui. È uno spettacolo a cui non riesce a riabituarsi. E quell'odore. L'odore dell'inferno, pensa ogni volta. Così, Mancini rifiuta il caso. Rifiuta l'idea stessa che a colpire sia un killer seriale. Anche se il suo istinto, dopo un solo omicidio, ne è certo. E l'istinto di Mancini non sbaglia: è con il secondo omicidio che la città piomba nell'incubo. Messo alle strette, il commissario è costretto ad accettare l'indagine... E accettare anche l'idea che forse non riuscirà a fermare l'omicida prima che il suo disegno si compia. Prima che il killer mostri a tutti - soprattutto a lui - che è così che si uccide.
La nostra recensione
Facciamo la conoscenza di un nuovo detective: si tratta del commissario Enrico Mancini, specializzato nell'indagare serial killer. L'autore è l'italiano Mirko Zilahy, già editor di Minimum Fax e traduttore del Cardellino di Donna Tartt. Ora Zilahy debutta come giallista. Ed è un debutto coi fiocchi, molto, ma molto promettente. Nel frattempo È così che si uccide è piaciuto anche agli editori esteri, che lo hanno tradotto per i principali mercati europei: Germania, Spagna, Francia... Ottima scelta, perché, per parafrasare il titolo, è proprio così che si scrive un giallo.
mi sono lasciato attirare dalle molte recensioni positive presenti qua e sui social ed ho divorato in pochi giorni questo Thriller, bei personaggi, bella trama mai assurda o scontata con un susseguirsi di cadaveri che sbucano a distanza di pochi giorni uno dall'altro in una corsa contro il tempo che vola via come l'aria ad un ritmo incalzante... mi ha solo rattristito un po' il finale ma per un fatto personale che sapeva di deja-vu su ciò che ho vissuto io con mia madre ma questa è una cosa appunto personale. Libro che merita e consiglio molto, ora inizio subito il secondo.
È così che si uccide
trudy bliss - 30/01/2016 18:53
2/
5
I thriller non mi sono mai piaciuti particolarmente e "E cosi che si uccide" conferma decisamente il mio gusto! Penso che scrivere un thriller sia un arte per pochi!
Francesco Gomba - 31/10/2022 11:17
trudy bliss - 30/01/2016 18:53