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GLI EFFETTI DELLA FECONDAZIONE INCROCIATA E PROPRIA NEL REGNO VEGETALE

Carlo Darwin
pubblicato da NICCIA

Prezzo online:
1,00

CARLO DARWIN

GLI EFFETTI

DELLA

FECONDAZIONE INCROCIATA E PROPRIA

NEL REGNO VEGETALE

Traduzione italiana

col consenso dell'Autore

per cura di

Giovanni Canestrini

Prof. di Zoologia ed Anatomia comparata nella R. Università di Padova

e di

P. A. Saccardo

Professore inc. di Botanica nella stessa Università

DAL LIBRO: È evidentissimo che i fiori del maggior numero delle piante, sono costruiti in modo da essere, o abitualmente o accidentalmente fecondati per incrocio, col mezzo del polline d'un altro fiore posto, o sulla stessa pianta, o più generalmente, come vedremo in seguito, su una pianta diversa. Talvolta la fecondazione incrociata è assicurata dalla separazione dei sessi; il più delle volte essa lo è perchè la maturità del polline e dello stigma non avviene contemporaneamente. Tali piante si chiamano dicogame, e furono divise in due sotto-classi: le proterandre, nelle quali il polline matura prima dello stigma, e le protenogine, nelle quali avviene il contrario; quest'ultima specie di dicogamia è, del resto, di gran lunga meno comune dell'altra. In molti casi, la fecondazione incrociata è anche assicurata da certe bellissime disposizioni meccaniche, aventi per risultato d'impedire che i fiori si fecondino col loro proprio polline. V'è una piccola classe di piante, ch'io chiamai dimorfe o trimorfe, ma che Hildebrand chiamò più propriamente eterotilee. Questa classe comprende dei vegetali che hanno due o tre forme distinte adattate alla fecondazione reciproca; benchè, come le piante a sesso separato, esse possano difficilmente esser prive in ciascuna generazione di incrociamento. Gli organi femminili e maschili di qualche fiore sono irritabili, e gli insetti che si toccano si impolverano di polline e lo trasportano sopra altri fiori. D'altronde v'è una classe di piante nelle quali gli ovuli non possono assolutamente essere fecondati dal polline della pianta medesima, ma possono però esserlo da altro individuo della specie stessa. Vi sono pure delle specie che rimangono, in parte, sterili col loro proprio polline. Vi è finalmente una classe numerosissima nella quale i fiori non presentano alcun ostacolo di sorta alla fecondazione diretta, e tuttavia queste piante sono frequentemente incrociate per causa della preponderanza del polline proveniente da un altro individuo o da un'altra varietà, sul polline proprio della pianta.

Siccome, adunque, queste piante si prestano con mezzi tanto diversi quanto efficaci, alla fecondazione incrociata, bisogna pur concludere ch'esse abbiano a trar gran profitto da questa maniera di essere, ed è appunto lo scopo del presente lavoro di mostrare la natura e la importanza di cotesti vantaggi. Tuttavia, fra le piante organizzate in modo da permettere o da favorire la fecondazione incrociata, v'è qualche eccezione, perocchè alcune piante sembrano essere invariabilmente autofecondate, sebbene esse portino le tracce d'essersi altra volta prestate alla fecondazione incrociata. Queste eccezioni per altro non son tali da far dubitare dell'esattezza della regola sopra esposta. Ci vuol più che l'esistenza di qualche pianta che fiorisce senza dar semi, per demolire questa verità, che i fiori sono fatti per la produzione delle sementi e la propagazione della specie.

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Generi Romanzi e Letterature » Romanzi contemporanei

Editore Niccia

Formato Ebook (senza DRM)

Pubblicato 05/07/2019

Lingua Italiano

EAN-13 1230003308684

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