Nei Paesi in via di sviluppo come in quelli avanzati integrare la tecnologia nei contesti educativi non è più una scelta, ma un vincolo per lo sviluppo e l'innovazione. Quest'affermazione apre a una riflessione educativa sul tema del divario digitale, che consideri l'accesso alla tecnologia non solo in termini di infrastrutture e connettività, ma di sviluppo di capacità e competenze, attraverso il filtro dell'interpretazione culturale. Partendo da una ricerca sul campo che ha consentito di comparare l'applicazione del progetto "One Laptop Per Child" del MIT di Boston tra Italia e Etiopia, il volume fa il punto sulle politiche e le strategie di intervento, focalizzando l'attenzione sul "capacity building", strategia sostenibile di formazione degli operatori e di evoluzione delle pratiche.