Un nuovo ipnotico caso per il commissario leccese Luigi Gelsomino. A Sulrano, nel cuore della Grecia Salentina, si muore ancora per il morso della taranta. Questo, almeno, il significato che i paesani danno alle morti che puntuali colpiscono due volte all'anno, nel corso delle celebrazioni che si concludono con la festa di San Paolo. Le autopsie confermano la presenza del veleno del ragno, ma Gelsomino è convinto che Sulrano sia solo un luogo dimenticato dallo scorrere del tempo e che, all'ombra dell'ignoranza dei suoi abitanti, qualcuno stia uccidendo indisturbato. Catapultato suo malgrado all'interno di una comunità stantia e omertosa, il poliziotto è costretto a percorrere sentieri investigativi inesplorati, a decidere se il repentino sgretolarsi della propria integrità morale e professionale sia l'equo prezzo da pagare pur di raggiungere la verità.