Equilibrio

Il libro che si terrà in mano nasce da una lunga riflessione contornata da momenti di sconforto e da un cammino lento verso la serenità. Attraverso una storia di ordinaria quotidianità, con i suoi alti e bassi, in un racconto divertente e auto ironico ci si riconosce e ci si solleva dal millenario dubbio se ha solo il lettore la mente degna del premio della testa più incasinata o se è in buona compagnia di altri milioni di persone che si stanno chiedendo la stessa cosa, ma non fanno la domanda ad alta voce per paura di trovarsi, una volta ottenute le risposte prevedibilmente poco sincere degli altri, da soli con il cervello più contorto del pianeta. Il libro fa capire che non solo non si è soli, ma che solo pochi eletti hanno una visione lineare della propria vita e anche loro partono da lontano prima di arrivarci. Mentre ci si sente presi in causa leggendo le vicissitudini del protagonista e ci si prende lo spazio per farsi una sana risata anche per i propri momenti passati di contorsionismo mentale, si arriva a comprendere che la possibilità di vederci chiaro nella propria vita ed essere felici ce l'hanno tutti e se tutti sono come il lettore, ce l'ha anche il lettore stesso. È sufficiente usare la dote innata di contorsionismo al contrario. Invece di demolire l'immagine che si ha di sé, costruire passo per passo quella che si vorrebbe vedere, partendo dall'esatto punto dove ci si trova adesso.

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