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Eretz Israel - Mario Bussoni
Eretz Israel - Mario Bussoni

Eretz Israel

Mario Bussoni
pubblicato da Mattioli 1885

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Disponibile in 5-6 giorni. la disponibilità è espressa in giorni lavorativi e fa riferimento ad un singolo pezzo
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Dal 14 maggio 1948, giorno nel quale è stato dichiarato Nazione indipendente, Israele continua ad esistere ad onta di quanti vorrebbero la sua distruzione totale. Circondato in Medio Oriente da Paesi dichiaratamente ostili, è uno Stato in perenne lotta per la propria sopravvivenza. Sulle carte geografiche e sui libri di storia di alcuni Paesi arabi, addirittura Israele è un buco vuoto, come se non fosse mai esistito: un corpo estraneo ficcato tra popolazioni arabe di religione musulmana. Senza pregiudizi di parte, questo libro cerca di raccontare la storia di come lo Stato di Israele sia nato, reclamando e conquistando faticosamente il proprio diritto di esistere nella Terra Promessa, e di come la sua nascita abbia sconvolto equilibri secolari in quegli stessi territori aprendo ferite che sono ben lungi dall'essere sanate.

Dettagli down

Generi Storia e Biografie » Storia dell'Asia » Storia: opere generali

Editore Mattioli 1885

Collana Obiettivi

Formato Brossura

Pubblicato 11/06/2020

Pagine 239

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788885472112

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Eretz Israel max2020

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voto 5 su 5 Un volume illustratissimo in bianco e nero, nella collana diretta dallo stesso Bussoni, giornalista e scrittore, specializzato in storia e viaggi. Eretz Israel è la terra d'Israele, circondata da 46 Paesi islamici, metà arabi e ostili allo Stato ebraico, non indicato in molte cartine geografiche e libri di storia un Medio Oriente. Come se non esistesse, nonostante i ventuno millenni di storia, antica, tormentata e controversa. Merito del saggio è averla ricostruita la storia dei figli di Sion (Gerusalemme), sfuggentei per la sua complessità. Quattromila anni fa, le prime comunità ebraiche risalirono dalla Caldea verso la Mesopotamia, per piegare sulla Siria. Le sacre scritture attestano che nel XXI secolo a.C. l'Eterno ordina ad Abramo di raggiungere la Terra Promessa assegnata, la Cananea, nome biblico della Palestina. Eredi sono il figlio Isacco e i nipoti Esaù e Giacobbe. Da questi nascono dodici maschi, che formano dodici tribù: Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Dan, Netfali, Gad, Aser, Issacar, Nebulon, Giuseppe, Beniamino. A Canaan si afferma la religione monoteistica e Dio impone a Giacobbe di cambiare il nome in Israele, prolificare e diventare una nazione popolosa. I discendenti, spinti in Egitto da una carestia, dopo un'accoglienza iniziale sono ridotti in schiavitù e impegnati duramente nella costruzione di nuove città. Intorno al 1.250 a.C., Mosè si erge a difesa, restituisce unità al popolo oppresso e lo guida verso la libertà. È l'esodo dall'Egitto, altro elemento identitario, nel quale gli ebrei si riconoscono. Compie una rivoluzione religiosa: il suo Dio, da protettore tribale diventa il creatore universale. Israele e la sua religione si legano indissolubilmente. Saranno il successore, Giosuè e i giudici, i capi, a riportare gli ebrei in Cananea, dove devono combattere contro i popoli che vi si sono intanto stanziati. Verso il 1028 a.C., il giudice Samuele eleva a primo re d'Israele Saul, della tribù di Beniamino. Trent'anni dopo, il trono passa a David, che conquista Gerusalemme, la rende capitale e diventa il fondatore del Regno israelita. La confederazione di tribù si trasforma in una nazione e si rafforza sotto la guida del figlio Salomone, abile, risoluto e allo stesso tempo diplomatico. Chi viene dopo affronta divisioni, rivolte, una specie di scisma, finendo per governare sulla sola Giudea, abitata dalle tribù di Giuda e Beniamino. Le altre dieci fissano a Nord la capitale a Samaria, fino alla caduta dei due regni sotto i babilonesi. La fine dell'indipendenza e la deportazione degli ebrei verso l'Eufrate segnano la prima diaspora, esilio e dispersione di un popolo dalla terra d'origine. Nel VI secolo a.C., l'impero babilonese cade sotto i persiani, che permettono il rientro degli esiliati in Giudea, dove viene riedificato il Tempio di Salomone. Altre dominazioni vedono Alessandro Magno, due dinastie ellenistiche, Tolomei e Seleucidi, rovesciati da rivolte, fino al 63 a.C., quando in Palestina si affacciano le legioni di Roma. Nel primo millennio, rivolte represse portano alla seconda diaspora. Gli ebrei si disperdono in Europa, discriminati e perseguitati, anche perché considerati uccisori di Cristo. Pochi restano in Medio Oriente, fino al progetto di ripopolamento israelita attuato dal Protettorato britannico dopo la Grande Guerra. Lo stesso giorno della dichiarazione ONU come nazione indipendente, il 14 maggio 1948, Israele è assalita dagli eserciti di tutti i Paesi arabi confinanti. Da allora, tanti i conflitti, subiti e scatenati (nel 1967, con un raid aereo senza preavviso avviò la Guerra dei Sei giorni), ma continua ad esistere, in lotta perenne per la sopravvivenza, rispondendo anche con repliche sproporzionate, senza curarsi delle critiche. Bussoni si sforza di raccontare come sia nata questa realtà, storicamente e politicamente complessa. Difficile comprenderla e ancora più descriverla con onestà e distacco. Comunque, è una storia da conoscere.

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