C'è June, in questo racconto lungo, la bellissima June, e la sua solitudine. La sua tensione per esplorare l'infinito matematico, e il tentativo di liberarsene attraverso l'amore e il sesso.
La sua riscoperta di una teoria dimenticata, nella quale anche il lettore viene trascinato, la porta in giro per il mondo e la fa imbattere in un assassinio: un'altra storia struggente di solitudine e di amore impossibile tra un uomo maturo e una quattordicenne. E le fa correre anche personalmente dei pericoli insospettati sullo sfondo di un capitalismo internazionale feroce nelle sue regole, nello sfruttamento delle sacche di povertà. La conclusione è malinconica: è la presa di coscienza della necessità di contentarsi di una felicità possibile, ma non per questo meno piena e meno gratificante. Insieme a Samuel Monk, che le è a fianco, June dà vita ad un racconto avvincente, a metà strada tra la narrazione accesa e il saggio su un'originale teoria matematica, scritto con la materia di un esperto del settore e la passione del romanziere.
credo che cinque stelle siano troppe! Sono spiacente... ma questo libro mi ha assolutamente deluso. Sembrava accativente dalla trama in copertina, ma invece non è altro che un noir che vuole esprimere di più (la paura e il fascino dell'infinito e della vita...) di quel che vale. insomma... idea buona ma adatta ad uno scrittore più sofisticato di un razionale dirigente d'azienda quale è Renato Di Lorenzo
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Anonimo - 14/03/2005 08:44
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Stamattina ero a pagina 46, nel pomeriggio ho finito il
libro. Penso che basti questo per dire se l'avventura mi è piaciuta o meno.
Domani cercherò la prima storia di Sam, ''L'Assalto'', ed ho già visto che si prepara ad uscirne altre, questo mi fa piacere. Apprezzo molto le storie con un fondo matematico-fisico vero e sufficientemente approfondito. Di storie così non se ne trovano molte.
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Anonimo - 06/12/2004 18:08
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Un buon libro sicuramente interessante che consiglierò agli amici. Complimenti all'autore.
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Anonimo - 23/11/2004 07:59
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Complimenti a Renato Di Lorenzo per il bel lavoro di ''EVIDENZE''.
Ho letto il libro d'un fiato, e adesso lo rileggerò.
Seguo l'autore ormai da diversi anni, e ammetto che quel che promette è vero:
mi ha regalato un sogno, quello di poter vivere senza un capo, senza un ufficio e senza l'assillo del personale che non c'è, non ha voglia, non sa o non vuole...........
BRAVO!!!!!!!!!
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Ernesto Caggiano - 18/11/2004 10:32
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Ieri ho finito di leggere ''Evidenze''. Complimenti all'autore. Il racconto mi sembra più teso ed avvincente de ''L'Assalto'', e la tensione ed il ritmo aumentano man mano che si procede verso la fine.
Bellissino il capitolo sul padre di June.
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Anonimo - 15/11/2004 14:08
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Il primo romanzo di Renato Di Lorenzo, ''L'Assalto'', mi era veramente piaciuto, e ogni tanto ne rileggo delle parti. ''Evidenze'' l'ho letto con un po' di calma per gustarmelo maggiormente.
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Anonimo - 10/11/2004 14:41
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Davvero molto intrigante.
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Anonimo - 07/11/2004 11:20
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Complimenti all'autore di Evidenze!
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Anonimo - 02/11/2004 13:36
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L'autore scrive bene e ha delle storie da raccontare. Bravo!
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Anonimo - 25/10/2004 10:30
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Sono un insegnante di matematica. ''Evidenze'' mi è stato passato da uno studente.
Il libro mi è piaciuto! Ha ritmo, e l'ho letto d'un
fiato in una sola serata.
Leggero' anche il romanzo precedente dello stesso autore: L'Assalto.
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Anonimo - 21/10/2004 12:01
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Ho potuto leggere questo romanzo in anteprima, e devo dire che mantiene tutto ciò che promette. La passione di June, l'incanto di Lisbona, il contrasto con la fredda Lugano, e l'attrazione fatale verso l'infinito matematico. E le storie d'amore che si intrecciano con il pericolo e la morte.Tutto molto bello.
Anonimo - 28/08/2005 01:40
Anonimo - 14/03/2005 08:44
Anonimo - 06/12/2004 18:08
Anonimo - 23/11/2004 07:59
Ernesto Caggiano - 18/11/2004 10:32
Anonimo - 15/11/2004 14:08
Anonimo - 10/11/2004 14:41
Anonimo - 07/11/2004 11:20
Anonimo - 02/11/2004 13:36
Anonimo - 25/10/2004 10:30
Anonimo - 21/10/2004 12:01