Come si legge nel titolo, il manualetto è pieno di facezie malizie arguzie e furbizie tipicamente nostrali; quasi sempre allusive, frequentemente canzonatorie, scurrili spesso e talvolta triviali. Ma la peculiarità del testo sta nell'equilibrio tra i due opposti registri di scrittura usati sincronicamente dall'autore. Il quale prima spiega ogni voce atteggiandosi talvolta a erudito studioso del ribòbolo fiorentino; dopodiché quasi sempre contrappunta il suo scrivere forbito, con una mini sceneggiatura, in cui la parola o locuzione analizzate vengono usate nel modo più becero e sguaiato.