Nel cuore della notte, in un cassone delle immondizie giace il corpo di una giovane donna, avvolto con cura in una pellicola di plastica trasparente. L'ispettore Frank Frølich la riconosce: l'aveva arrestata non molto tempo prima mentre si procurava una dose di cocaina, e più tardi l'aveva rivista a braccetto di uno dei suoi migliori amici di un tempo, quell'amico che ora diventa il sospettato principale. I molti anni trascorsi nella polizia di Oslo cominciano a farsi sentire, le indagini riportano in vita ricordi che lo tormentano, e Frølich è in difficoltà, alle prese con gli anni della sua adolescenza, dove sembra nascondersi la chiave dell'enigma. Nel nuovo caso di Gunnarstranda e Frølich, K.O. Dahl esplora la natura della lealtà più nobile e del tradimento più intollerabile.
Frolich e Gunnarstranda tornano, più umani che mai, in quello che non si può chiamare se non con un errore grammaticale: "i gialli". Già, perché False apparenze non è semplicemente un giallo, False apparenze è un insieme di storie che si intrecciano rimanendo legate tra di loro, ma senza per forza portare alla stessa conclusione. I personaggi sono umani, vivi più che mai, attenti, più con il cuore che con la mente, ai minimi particolari. E saranno i piccoli particolari a portare alla risoluzione dei casi, rimanendo impressi ai lettori, come lo sono stati agli investigatori.
E' magistrale Kjell Ola Dahl, ha l'abilità che pochi hanno di creare suspance, ma senza dare al lettore quell'irrefrenabile voglia di saltare righe per arrivare alla conclusione.
Assolutamente consigliato.
Penelope - 02/02/2013 12:40