Regia: Stephen Medcalf; Scene e costumi: Jamie Vartan; Luci: Guido Levi; Coreografie: Simon Corder; Maestro del coro: Martino Faggiano - Giuseppe Verdi aveva dato l'addio definitivo all'opera nel 1887 con l'Otello, ma i melomani di tutta l'Europa non riuscivano ad accettare l'idea che la prodigiosa vena creativa del grande Maestro di Busseto fosse spenta per sempre. E così, prima con garbo poi con sempre maggiore insistenza, a Verdi cominciarono a pervenire sempre nuove richieste di "una nuova ultima opera". Alla fine Verdi si convinse e tornò all'opera con il fido Arrigo Boito su un nuovo argomento shakespeariano, Falstaff, lo spassoso pancione che accompagna la giovinezza di Enrico V, fino a quando questi decide di diventare uno dei più grandi re d'Inghilterra e di chiudere con i compagni di bisboccia di gioventù. Opera gaia e brillante ma pervasa da una sottile vena malinconica, Falstaff costituisce il degno coronamento di una carriera esemplare e riesce ancora a stregare il pubblico di tutto il mondo. Questo nuovo titolo della C Major presenta lo splendido allestimento andato in scena nell'ottobre del 2011 al Teatro Farnese di Parma nell'ambito del Verdi Festival, con la direzione di Andrea Battistoni, la regia di Stephen Medcalf e un eccellente cast capitanato dal Falstaff di Ambrogio Maestri