"Feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi" è il settimo romanzo di Tom Robbins: un libro coinvolgente, caotico e psichedelico. Una singolare spy story dalla trama "flessibile" è un ottimo pretesto per l'esibizione di Switters, il protagonista, personaggio complesso e contraddittorio, uno dei migliori mai costruiti dallo scrittore di Seattle. Switters è un uomo che non avrebbe bisogno di portare una pistola perché è una pistola. Agente segreto in missione speciale, anarchico al soldo del governo, pacifista armato, vegetariano innamorato del prosciutto, mago delle tecnologie che odia i computer, la creatura di Robbins è l'esatto opposto dell'affidabile e cinica figura dello 007 che siamo abituati a immaginare. I suoi viaggi attraverso i quattro continenti, le improvvise fughe amorose, i momenti di pericolo a cui viene 'stranamente' esposto, sono gli ingredienti di un romanzo che non fa prigionieri e che, dalla prima all'ultima pagina, riesce a essere divertente, romantico, costruttivo e avincente.
Visionario, vero, geniale.
Tom Robbins non mi ha stupito e lo confermo uno dei miei scrittori preferiti.
Feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi
Anonimo - 31/10/2001 00:00
4/
5
A giudicare dal risvolto di copertina l'ufficio marketing della Baldini & Castoldi tenta di venderlo in 'zona Clancy'. "Feroci invalidi..." è invece una stimolante messe di elucubrazioni e di aforismi sui temi più disparati, generati da una trama sufficientemente lisergica. Si legge volentieri, strappa molti sorrisi e qualche risata, spesso stupisce, a volte richiede anche un filo di impegno nel seguire qualche delirio più arzigogolato del solito. Interessanti certe valutazioni sulla politica estera americana e le sue conseguenze. (Saranno dell'Autore o del Personaggio?). Mai citato, il secondo libro della "Poetica" (quello cui fa riferimento Eco), fa involontariamente capolino.
Anonimo - 05/11/2001 00:00
Visionario, vero, geniale. Tom Robbins non mi ha stupito e lo confermo uno dei miei scrittori preferiti.
Anonimo - 31/10/2001 00:00
A giudicare dal risvolto di copertina l'ufficio marketing della Baldini & Castoldi tenta di venderlo in 'zona Clancy'. "Feroci invalidi..." è invece una stimolante messe di elucubrazioni e di aforismi sui temi più disparati, generati da una trama sufficientemente lisergica. Si legge volentieri, strappa molti sorrisi e qualche risata, spesso stupisce, a volte richiede anche un filo di impegno nel seguire qualche delirio più arzigogolato del solito. Interessanti certe valutazioni sulla politica estera americana e le sue conseguenze. (Saranno dell'Autore o del Personaggio?). Mai citato, il secondo libro della "Poetica" (quello cui fa riferimento Eco), fa involontariamente capolino.