E' il destino dei grandi uomini di subire presto o tardi un processo di revisione e ridimensionamento che ha sempre l'aria di un atto d'accusa. Che cosa resta in piedi oggi dei critici di Freud? Tra i suoi avversari più formidabili tre si sono segnalati per la sistematicità della loro critica: il sociologo Frank Sulloway, l'ex-psicoanalista Jeffrey Masson e il filosofo Adolf Grunbaum. Secondo Sulloway, Freud riprese gran parte delle sue concezioni da Darwin e dai pensatori dell'epoca. Tesi di Masson è che Freud, nell'abbandonare l'originaria ipotesi della seduzione, si arrese alle pressioni della società scientifica viennese. Grunbaum sostiene che le concezioni di Freud, soprattutto quella dell'inconscio, sono state rifiutate dall'evidenza empirica.