È un ragazzo molto particolare, Gabriele.
Adora la natura, tanto che a volte pare essere in completa sintonia con essa, molto più che con le persone.
Ma c'è qualcosa di veramente strano in lui, qualcosa che nessuno immagina, neppure i suoi genitori.
Qualcosa di talmente assurdo e sconcertante davanti al quale l'unica domanda non può che essere una sola: com'è possibile che nessuno si sia mai accorto di nulla?
Non potevo vedere bene da lì sotto, ma sembrava che stesse addirittura in punta di piedi e dondolasse appena, avanti e indietro, cingendosi le ginocchia con le braccia. Alla sua sinistra, per nulla turbata dalla sua presenza, c'era una grossa cornacchia. Gabriele la osservava, ignorando i richiami angosciati che giungevano da svariati metri sotto di lui; per un secondo mi parve che le stesse addirittura parlando.