«Iulia Gonzaga, che dovunque il piede /volge, e dovunque i sereni occhi gira, / non pur ogni altra di beltà le cede, /ma, come scesa dal ciel dea, l'ammira.» (Ludovico Ariosto, Orlando furioso, XLVI, 8) Giulia Gonzaga (1513-1566), celebrata da Ludovico Ariosto come la più bella donna d'Italia, divenne, tredicenne, duchessa sposando l'anziano Vespasiano Colonna, il più potente signore di Roma, padrone della Campagna Romana, feudatario del Regno di Napoli. Fu regina di una corte dove fece rivivere lo splendore di un Rinascimento ormai prossimo al tramonto. Perse poi ducato e ricchezze, e si rifugiò nella religione dedicando tutto il resto della sua vita all'organizzazione clandestina del nascente movimento riformista italiano. L'opera offre ai lettori la storia di Giulia, una storia ricca di colpi di scena e di grandi avvenimenti, movimentata come un romanzo di avventure. Il testo è corredato da una serie di appendici, storiche, artistiche e letterarie, che aiutano a definire meglio il personaggio e a metterne in risalto il valore sullo sfondo delle luci e delle ombre di Rinascimento e Controriforma. (Con inserto fotofrafico)