Il volume Grazia Deledda e il "Corriere della Sera" indaga il lungo apprendistato giornalistico della scrittrice sarda con particolare riguardo al quotidiano milanese. Sono documentati, oltre a svariate vicende biografiche, i retroscena relativi a scelte tematiche e stilistiche inerenti la produzione narrativa destinata alla pubblicazione nel giornale, con significative notizie circa l'adattamento degli scritti deleddiani a logiche e necessità della pagina culturale del maggior quotidiano italiano. Il carteggio, conservato presso l'Archivio Storico della testata, annovera tra i destinatari personalità di spicco del panorama culturale dell'entre-deux-guerres (tra cui Albertini, Ojetti, Maffii, Borelli). La corrispondenza col «Corriere» rivela inoltre un universo epistolare e induce a porre la lente sulla complementarità tra letteratura e paraletteratura in Deledda.