Torna per tutti i lettori un noir visionario perfettamente ambientato nella guerra di Spagna, rosso e nero come i sogni peggiori e come il sangue, di un Lucarelli più che mai indagatore di incubi. Lettura indispensabile, per chi ha amato Almost Blue, ma anche per chi ha amato l'atmosfera e lo sfondo storico de L'isola dell'angelo caduto. In un ambiente di guerra feroce come ogni guerra, vivido come fossimo in presa diretta, oggi, una strana coppia di italiani di parte franchista sprofonda nella ricerca di un cadavere che forse non è più cadavere, visto che taglia teste di uomini vivi. Che cosa troveranno veramente, mentre intorno a loro da ogni parte si annuncia l'orrore, non è dato sapere, ma solo intuire. La verità, come sempre nei libri di Lucarelli, appartiene al lettore, a libro chiuso.
Spunto decisamente originale. Ma piuttosto che un noir "Guernica" mi è sembrato un viaggio allucinato ed allucinante negli orrori di una guerra civile. La misteriosa morte su cui indagano i due protagonisti è piuttosto una ricerca di altro. Mi torna alla mente, con le debite proporzioni e gli oopportuni distinguo, "cuore di tenebra", reso forse più moderno dalla collocazione durante la guerra di Spagna. Simpatico l'omaggio ad Heminguey, che della guerra di Spagna fu cronista (periodista, come scrive appropiatamente Lucarelli).
Anonimo - 20/08/2001 00:00
Spunto decisamente originale. Ma piuttosto che un noir "Guernica" mi è sembrato un viaggio allucinato ed allucinante negli orrori di una guerra civile. La misteriosa morte su cui indagano i due protagonisti è piuttosto una ricerca di altro. Mi torna alla mente, con le debite proporzioni e gli oopportuni distinguo, "cuore di tenebra", reso forse più moderno dalla collocazione durante la guerra di Spagna. Simpatico l'omaggio ad Heminguey, che della guerra di Spagna fu cronista (periodista, come scrive appropiatamente Lucarelli).