Le vicende, di cui si tratta, riguardano la morte, per impiccagione, di Francesco Caracciolo e il ruolo avuto nel tragico epilogo della Repubblica Partenopea dall'ammiraglio inglese Nelson. Douglas preferisce solo accennare, ma non raccontare, quelle vicende; forse dando per scontato che il lettore ne sia a conoscenza, dilungandosi poi in una articolata analisi di esse. Più che un saggio di storia, sembra un esercizio di retorica classica, se non di oratoria; probabilmente perché questa era l'intenzione dell'autore. E indubbia, comunque, la condanna della ragion di stato, della falsa informazione al servizio del potere e, su tutto, l'elogio e la stima dei patrioti repubblicani.