Negli anni in cui il conflitto razziale raggiunge negli Stati Uniti il livello di massima tensione, balza agli onori delle cronache il caso di Angela Davis, leader afroamericana del partito comunista che, dopo una lunga latitanza, viene incarcerata per via del suo presunto coinvolgimento nella rivolta del 7 agosto 1970, giorno in cui Jonathan Jackson e altri membri delle Pantere Nere tentano di fuggire da un'aula di tribunale con alcuni ostaggi al seguito. Scagionata con formula piena dalle accuse che l'avevano tenuta in cella, il carcere rimarrà una ferita sanguinante non soltanto per la giovane attivista, ma anche per la difettosa democrazia statunitense di quel periodo. La terribile vicenda non impedirà a Davis di continuare la sua militanza e la sua lotta per i diritti civili. Questa antologia da lei curata mira a raccogliere sotto tematiche unitarie le testimonianze e i documenti di una moltitudine di forze politiche allo scopo di contribuire alla costituzione di un fronte compatto contro la repressione esercitata dai governi.