L'ultimo romanzo pubblicato in vita da Irène Némirovsky apparve nel 1941 e, per poter aggirare i divieti delle leggi razziali, uscì sotto pseudonimo. Ambientato in una Francia distrutta dall'angoscia, a cavallo tra gli anni '10 e gli anni '40 del Novecento, racconta di un mondo dominato dai desideri più semplici come trovare alla sera del buon cibo in tavola e stare con la propria famiglia. I due giovani sposi Pierre e Agnès sono i protagonisti di questa vicenda e, attraverso i travagliati episodi che colpiscono nell'arco di trent'anni la loro famiglia, si affrontano le grandi tematiche dell'esistenza umana