In un paese sperduto nel cuore della Sicilia, mentre il tempo altrove incalza, la vita scorre lenta, come una mano che, paziente, ricama il corredo di una sposa ancora bambina. In questo paese ostaggio di antiche tradizioni cresce Nitta, all'anagrafe Benedetta, "colei che porta il bene"; curiosa e vivace, è istintivamente portata alla ricerca e alla scoperta della verità, ignara del dolore che tale inclinazione può portare. Nata già inchiodata a una pesante croce, imparerà a staccarsene ma continuerà a vivere alla sua ombra, comprendendo ben presto che essa è l'unico rifugio possibile nell'arsura e nella luce di un sole spietato. Pagine che sprigionano il profumo di cose buone, cose che ci appartengono sin dall'infanzia e che per questo riportano alla mente ricordi sbiaditi. Una storia amara ma pura, vera, capace di riannodare quei fili spezzati nella storia di ciascuno, fonti di solitudine, rancore e nostalgia.
Ho finito di laggerlo, mi ha colpito molto l'intensità della storia, con questi tratti di ritorno al passato, sempre presenti nella vita della protagonista. Ricordi dell'infanzia, della fanciullezza e della giovinezza che la seguono come un'omba. Un bel libro davvero.
I fili dell'abbandono
carmelofu - 04/11/2023 08:27
5/
5
E' una storia che cattura che fa riflettere,lasciando spazio a momenti di commozione. Mi è poaciuto moltissimo.
carmelofu - 09/11/2023 15:01
carmelofu - 04/11/2023 08:27