"Li chiamano i 'visitatori dei dipinti'. Li invidio davvero. Avrei voluto essere anch'io come loro... Ma non avevo mai sentito parlare di un visitatore felino, prima d'ora..." Dopo Tekkon Kinkreet e Go Go Monster, Taiyo Matsumoto celebra con un manga il museo piĆ¹ famoso del mondo, dove protagonisti silenziosi si aggirano per le splendide sale visitate da turisti dai cinque continenti.
Autore di culto, il mangaka originario di Tokyo ha uno stile inconfondibile, unico e anticonvenzionale, in bilico tra realtà e sogno. Debutta nella rivista Morning poco più che ventenne specializzandosi nella produzione di seinen manga, ovvero fumetti occidentalizzati per maggiorenni. Negli anni a seguire, inizia a lavorare per Shogakukan, mantenendo una grafica piuttosto surreale e singolare nell'universo manga. Le linee sono minimali, a tratti perverse e richiamano i mondi immaginari proposti dal francese Moebius (probabile fonte d'ispirazione).