Henry Page ha 17 anni e non si è mai innamorato. Paradossalmente, la colpa è del suo inguaribile romanticismo: Henry è da sempre così aggrappato al sogno del Grande Amore da non aver lasciato spazio alle cotte che da anni elettrizzano le vite dei suoi amici. Non è una scena da film nemmeno il primo incontro con Grace Town: Grace cammina con il bastone, porta vestiti da ragazzo troppo grandi per lei, ha sempre lo sguardo basso. Complice il giornale della scuola, Henry se la ritrova vicina di scrivania, e presto precipita nella rete gravitazionale di Grace, che più conosce, e più diventa un mistero. Grace ha ovviamente qualcosa di spezzato e questo non fa che attirare Henry, convinto di poterle ridonare quel sorriso che fino a pochi mesi prima la accompagnava ovunque. Ma forse il Grande Amore è più amaro di quanto i romantici credano.
Ho avuto la fortuna di leggerlo molto tempo prima rispetto l'uscita e volevo condividere con voi il mio pensiero per quanto riguarda questo libro. Finalmente un libro scritto dal punto di vista maschile (che per me è una novità) e poi anche il racconto l'ho trovato molto leggero e fresco, è una storia un po' particolare perchè c'è una sorta di mistero intorno a due ragazzi giovani che sono i protagonisti. Per essere il primo romanzo di questa autrice non c'è male, è stata veramente originale.
I nostri cuori chimici
paolacutro - 24/11/2016 18:09
4/
5
Il mix perfetto tra "Cercando Alaska", "Colpa delle stelle" e con una lieve sfumatura di "Io prima di te". Ciò che lo distingue dal resto dei romanzi dello stesso genere, è il fatto che si scambiano i ruoli dei protagonisti ribaltando i classici stereotipi: non è una ragazza che descrive la sua storia d'amore ma bensì è un ragazzo che raccontando in prima persona, catapulta il lettore direttamente all'interno della storia, non è la ragazza ad avere paura dell'ignoto, del brivido e di rischiare, ma appunto è proprio Henry a dover competere con la "pazzia" di Grace.
Elena Fanti - 25/11/2016 15:01
paolacutro - 24/11/2016 18:09