A partire dalle vacanze estive degli anni '70, "I piedi nell'acqua" racconta, estate dopo estate, nello stesso luogo di villeggiatura, la continua trasformazione di una borghesia in bilico tra voglia di libertà e bisogno di attenersi alle regole. Un affresco sociale sottilmente agrodolce, che è puro piacere di leggere, poiché, come ha spiegato Milan Kundera: "Duteurtre osserva e descrive ciò che vede, come se volesse dirci: se non c'è più speranza di cambiare il mondo, che non merita più il nostro amore, che ci resta da fare? Non farsi ingannare".