Cos'hanno in comune le storie di Giannino, Ferruccio Mazzola, Raja l'indiano e Sandro Mazzinghi? Apparentemente nulla. Giannino è un ragazzo dodicenne, cieco dalla nascita, nella cui vita accade un fatto mirabolante: viene visitato dal proprio angelo custode, il quale gli dice che per tre volte, solo per tre volte, esaudirà il desiderio del ragazzo di poter vedere. Ferruccio Mazzola è il figlio del grande Valentino e fratello di Sandro; a lui toccò una sorte singolare: nel 1974 vinse il campionato di serie A con la Lazio senza giocare nemmeno un minuto. Raja è un ragazzo indiano adottato da una famiglia italiana, che sconterà l'approdo alla nuova civiltà con una vita tormentata. E infine Sandro Mazzinghi, pugile immenso, campione del mondo dei pesi welter a inizio anni sessanta, che ebbe la sventura di incontrare sul proprio cammino Nino Benvenuti, capace di oscurarne la fama. Quattro storie molto diverse, ma unite da un filo comune con la fortuna: non l'hanno avuta ostile, ma non l'hanno nemmeno avuta favorevole.
Quattro storie come tante? Non proprio. Quelle che lAutore ha scelto di raccontarci possono entrare negli angoli più reconditi dei pensieri più profondi di ognuno di noi. Basta abbandonarsi a una lettura scevra da pregiudizi o aspettative.
Con una scrittura ricca, a tratti lirica, ma sempre connotata da una sapiente leggerezza, Claudio Giovanardi dipana la narrazione in modo da chiudere le porte al dramma, spalancandole invece a una riflessione pacata sul senso della vita: lAngelo prende per mano Giannino, il bambino cieco protagonista, per accompagnarlo in un viaggio sorprendente, capace di coinvolgere ogni lettore.
Un libro che vuole essere letto e riletto, e che ogni volta suscita commozione.
emanuela_es - 05/09/2023 15:07