Basta! Taci! Conosco il tuo ritornello. Sei un flauto malinconico, ed io non sono un serpente da addormentare. Sento già la tua voce che riprende la sua nenia: «Kabango, ascolta le fontane!». Macchè fontane! Io ascolto le fontane, le fontane del mio sangue! Non implorano, non piangono. Urlano, imprecano, perchè vogliono slanciarsi in cielo e inondare della loro forza benefica l'Africa adorata! Io li amo tutti, i miei popoli africani! Tu dici che sono indegni del mio sacrificio? Che ne sai tu? Che ne sanno loro? Sognano come te, o vegetano come le piante. Io darò loro la vita sublime del pensiero! Sono stanco di riposarmi. La vita non è qui. Le vie del deserto mi chiamano. Guarirò il mio piede camminando. Va, Lanzirica. Non ho più bisogno di te.