Incaricato dal padre anziano, Giovanni Cangini si reca in un condominio della città per riscuotere gli affitti mensili dei tre appartamenti di famiglia. Questa missione lo porterà a contatto con una realtà di privazioni e miserie sconosciuta al suo mondo piccolo borghese, svelando un microcosmo di povera gente che, tra problemi economici e drammi umani, si arrabatta per tirare avanti, inchiodata a una vita insoddisfacente o non del tutto condivisa, eppure all'apparenza ineluttabile. Dobbiamo rassegnarci a percorrere e ripercorrere all'infinito il cerchio chiuso che sembra imprigionarci ed entro il quale costruiamo schemi precari e illusorie certezze, oppure possiamo romperlo, e finalmente liberi uscirne? Esiste la possibilità di un cambiamento? Eventi e incontri imprevisti chiariranno ai vari personaggi del romanzo che possono in qualunque momento riappropriarsi delle loro esistenze e compiere scelte nuove, diverse; che i sogni non sono fatti per essere chiusi in un cassetto, ma chiedono di essere vissuti; che, nonostante tutto, sognare e tendere all'ideale è ciò per cui vale la pena vivere.