Nel 1938, anno dell'annessione austriaca al Reich, Johannes Betzler e un timido adolescente. Il ragazzo, dopo anni di propaganda a scuola, sedotto dal fascino del Fuhrer, abbraccia l'ideale nazista. Diventa un membro della Gioventu hitleriana, ma a soli diciassette anni, sfigurato da un'esplosione, e costretto a ritirarsi. Nella sua grande casa a Vienna fa una scoperta devastante. I suoi genitori, fervidi antinazisti, nascondono dietro a un finto muro Elsa, una giovane donna ebrea. Johannes, feroce antisemita, comincia a spiarla, eccitato dall'idea di poter controllare il destino di chi ha imparato a odiare. Elsa, costretta nella soffitta, dipinge e sogna a occhi aperti guardando un angolo di cielo dalla finestra. Ben presto l'astio iniziale di Johannes si trasforma in interesse, poi amore e infine ossessione. Tra i due si instaura una sorta di "gioco amoroso", fatto di brevi battute e lunghi silenzi, slanci d'affetto, dispetti e accese discussioni. Elsa e prigioniera del suo nascondiglio e delle attenzioni di lui, ma la sua mente e libera di viaggiare. Johannes, invece, per quanto libero, si scopre sempre piu prigioniero dell'ossessione per lei. Improvvisamente la guerra finisce, Vienna si trasforma, e Johannes si accorge che, caduto il nazismo, Elsa non ha piu motivo di rimanere li. Cosi, per non perdere quella particolarissima relazione, che spazia tra passione e follia, dipendenza e indifferenza, decide di non farle scoprire la verita, manipolandola a suo favore.