Cosa ci fa un pinguino imperatore in piena Pianura Padana? Perché qualcuno sta cercando in tutti i modi di uccidere Emilio? Cosa ha a che fare il macabro omicidio di una bambina di nove anni con le scorribande goliardiche di due perdigiorno? E, soprattutto, perché tutte (o quasi) le vecchiette del condominio di via Bengasi odiano i due giovani inquilini del secondo piano? Sullo sfondo di una Pavia nebbiosa e violenta, si dipanano le avventure di Emilio, aspirante scrittore misogino, e di Stefano, detto "Man", suo coinquilino sardo e brontolone. Sarà con un po' di magia e con l'aiuto dei due "folletti" Enea e Lucian, le leccornie della cuoca Luise e le arti chiromantiche di Cosimina, la "vecchia vedetta", che i due ragazzi riusciranno a risolvere lo strano caso di via Bengasi. Una storia surreale dai tratti neri e sanguinolenti, specchio di una società fondata sul culto del corpo e la ricerca sfrenata della celebrità. Una critica ironica all'Italia dei talk show e dei party goderecci.
Ho cominciato a leggere il libro e dopo poco volevo quasi rinunciare a proseguire per la storia paradossale e poco interessante (mi riferisco alla storia del pinguino); tuttavia subito dopo la trama migliora, acquisendo alcuni tratti di romanzo giallo e introducendo un filone logico coerente e con piccoli colpi di scena, fino al finale, discretamente realizzato. La satira e i contenuti umoristici non risultano particolarmente significativi, anche se qualche sorriso nasce spontaneo. I personaggi e lo stile sono adeguati al contesto, non ho trovato aspetti negativi o poco curati. Nel complesso un libro sufficiente.
ettore.leandri - 17/09/2017 14:54