Espulso con indegnità dal college per coprire un amico più povero accusato di un piccolo ma disonorevole reato, un figlio di papà (Ivor Novello), diseredato dalla famiglia, scende la scala dell'abiezione e della follia. Lo stile fiammeggiante di Hitchcock è già ben visibile in questo film, ricco di invenzioni visive, a discapito delle poche didascalie. "Tracima di golosità cinefila (da Dziga Vertov agli espressionisti deteschi) e di un vivace ed esibito virtuosismo tecnico" (Morando Morandini)