Poche settimane separano Charles Highway dall'età adulta e molto resta da fare all'ipersolipsistico ed erotizzato protagonista prima che quel funesto traguardo, il ventesimo compleanno, segni irrimediabilmente la fine della libertà adolescenziale e l'inizio della responsabilità matura. Ci sono gli esami da preparare, il corpus di poesie giovanili da completare, c'è il padre da odiare e, sopra ogni cosa, c'è da aggiungere al carnet delle esperienze accumulate quella del sesso con una Donna Più Grande. Ed ecco Rachel: bella, elegante, inarrivabile, e di un intero mese più matura. I taccuini su cui registrare le fasi della conquista sono pronti. L'Approccio può cominciare...
La nostra recensione
Ci vuole talento (anche umoristico) per rendere gradevole un personaggio come Charles Highway. Studente di buona famiglia che sta preparando gli esami per l’accesso a Oxford e, contemporaneamente, decide di regalarsi per il suo ventesimo compleanno la conquista della bella Rachel, già fidanzata e, apparentemente, irraggiungibile. Non che sia antipatico, anzi, possiede anche un certo appeal seducente e affabulatorio, non è sprovveduto e nemmeno imbranato. Con le ragazze ci sa fare ma non si è mai innamorato veramente. Il fatto è che - oltre ad assumere dosi massicce di droghe, alcol, medicinali etc. - non si può dire che possieda un equilibrio stabile e questo lo dimostra in ogni suo rapporto: con padre, madre, fratelli e sorelle, amici, professori, ragazze. Nemmeno con sé stesso si può dire che si senta del tutto a proprio agio e oltretutto soffre di gravi crisi d’asma ed è per giunta ipocondriaco. Charles legge molto, scrive poesie, tiene diari tematici, si dà arie da intellettuale, ma mistifica il desiderio, manipola le emozioni e, sostanzialmente, è un egoista di prima categoria. È qui che il talento narrativo di Martin Amis riesce a scaricare tutta la sua forza espressiva per contornare di fascino questo personaggio, raccontandoci i suoi stratagemmi - scrupolosamente registrati in un dossier dettagliato - per raggiungere il suo obiettivo: ha tre mesi di tempo e la creatività, l’inventiva, la fantasia e la tenacia che Charles mette in atto sono davvero straordinarie. L’originalità, l’arditezza, l’estro della scrittura di Martin Amis si rivelano già in questo suo romanzo d’esordio: è del 1973, tradotto per la prima volta in Italia, ma sembra scritto oggi, tanto lo stile esuberante e l’abilità narrativa sono già maturi, arricchiti da dosi massicce di spirito grottesco e vivacità farsesca. Antonio Strepparola